CONCORSO PRATUM MAGNUM


Gli obiettivi del progetto si possono così riassumere: ridurre l'effetto di 'urto' fra la forma convenzionale e incongrua determinata dagli interventi dell'ottocento e del primo Novecento...

Realizzato il 04 gennaio 2005 da Architetto Fernando Cristobal Cordero

concorso pratum magnum monza riqualificazione

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Gli obiettivi del progetto si possono così riassumere:

  1. ridurre l’effetto di “urto” fra la forma convenzionale e incongrua determinata dagli interventi dell’ottocento e del primo Novecento (Palazzo degli studi, Comune, Upim) e la cortina edilizia del lato est;
  2. riconquistare gli spazi persi della piazza (senza eliminare il monumento, ma rendendone meno invasiva la presenza e anzi favorendone una visione meno enfatizzata, lungo tutto il perimetro), e moltiplicare gli spazi per l’incontro, lo svago, le attività ludiche e culturali, anche in concomitanza col mercato, mediante la realizzazione di una “piazza sospesa”;
  3. caratterizzare il luogo come “spazio pubblico” inserendo, (lungo i bordi della piattaforma sospesa e sotto la sua protezione) alcuni punti di attrazione qualificati (per la vendita di libri, per l’esposizione di oggetti d’arte, per piccole mostre, per l’informazione civica, ecc.), così che tutto lo spazio venga permanentemente coinvolto in un uso civile, libero e collettivo
  4. recuperare Piazza Carducci così che lo spazio di questo luogo pubblico minore, geometrico e privo di caratteristiche di rilievo, oltretutto spezzato e deformato dall’attraversamento in diagonale della corsia preferenziale dei mezzi pubblici, venga coinvolto in un disegno generale

La proposta progettuale, in relazione agli obiettivi espressi, parte innanzitutto dalla necessità di ricucire Piazza Carducci, Largo IV Novembre e Piazza Trento e Trieste con la formazione di un disegno unitario delle pavimentazioni, l’impiego di materiali uniformi, lo studio coordinato della composizione vegetale e degli arredi, l’inserimento dell’elemento acqua, consentono la formazione di uno spazio omogeneo che renda riconoscibili le singole piazze come appartenenti al medesimo luogo.

Grazie alla formazione di una piazza su tre livelli mediante la formazione di una “piazza sospesa”, con pavimentazione lignea, che circonda il monumento, si è amplificato e valorizzato lo spazio della piazza Trento e Trieste, articolandolo su tre livelli.

Il livello 0 è l’attuale quota della piazza e costituisce il piano a disposizione del mercato; è interamente carrabile ed è segnato sul lato est da una linea d’acqua, profonda al massimo 40 centimetri, memoria dell’antico fontanile.

Il livello 1 è costituito da un nuovo giardino pensile, che consente di avvicinarsi al monumento.

Esso di presenta con un disegno informale, caratterizzato da gruppi arborei sparsi di Populus nigra “Italica”, Malus floribunda e Acer platanoides.

Il livello 2 è rappresentato invece dalla piattaforma sospesa. Dalla quota del giardino, mediante una gradonata posta lungo il lato settentrionale, si accede alla piazza sospesa posta all’altezza dello spiccato del monumento bronzeo. E’ questo un piano praticabile, di forma libera e organica che accompagna a est il profilo degli edifici e sugli altri lati (nord e ovest) si inserisce con linee libere ed arrotondate agli angoli, andando a risolvere architettonicamente i volumi degli ascensori provenienti dal parcheggio sotterraneo che vengono inclusi nella nuova struttura, diventandone parte integrante. L’ascensore collocato a sud inoltre, elevato di un piano, potrà consentire l’accesso ai disabili alla piazza sospesa.

Da Piazza Trento e Trieste, attraverso Largo IV Novembre, si giunge in Piazza Carducci. Il disegno della pavimentazione è elemento determinante per la riqualificazione di questo luogo in parte attraversato dalla corsia preferenziale dei mezzi pubblici e in gran parte occupato dal mercato. La nuova pavimentazione è caratterizzata da un disegno la cui orditura da una parte segue la serialità dei corsi di serizzo che caratterizzano l’intera area di intervento nonché l’andamento della pavimentazione dell’area pedonale limitrofa, dall’altro elementi di discontinuità, costituiti da fasce di pavimentazione lignea, sottolineano gli innesti delle vie rispetto alla geometria della piazza, con andamento diagonale.

Anche in Piazza Carducci l’acqua diventa elemento caratterizzante: una fontana, la cui forma nasce dall’intersezione di assi prospettici, è collocata all’incirca al centro, così da costituire un piacevole luogo di sosta e riqualificare uno spazio oggi privo di attrattive.

Va infine sottolineato che la scelta dei materiali di pavimentazione, oltre che degli elementi di finitura e di arredo, è coerente con quanto è già stato fatto nelle zone limitrofe alla piazza, poiché l’impegno progettuale vuole contribuire ad un disegno unitario di tutte le zone pedonali del centro.


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